La riabilitazione al domicilio è indicata in tutti quei pazienti che hanno un basso grado di autonomia per patologie disabilitanti, per fratture degli arti inferiori che richiedono un periodo prolungato di scarico dell’arto e anche per tutte quelle persone anziane che sono sole e scarsamente autosufficienti.
L’obbiettivo principale, nella maggior parte dei casi, è quello di ripristinare le capacità motorie del paziente, affinché sia il più autonomo possibile. Ciò è fondamentale, oltre che per la propria cura personale, anche per essere in grado di svolgere tutte quelle attività che ama fare, di cui è appassionato e che sono state limitate o interrotte a causa del dolore, dell’allettamento o dell’affaticamento che si fa sempre più precoce.
In parecchi casi, un altro obiettivo non meno importante è quello di rendere il paziente in grado di uscire autonomamente dal proprio domicilio (che rappresenta spesso una vera e propria “bolla” sicura, ma priva di stimoli) ed essere in grado di eseguire quelle attività che desidera realizzare nel quotidiano all’esterno dell’ambiente casa.
La riabilitazione domiciliare è utilissima, ma solo per un periodo limitato.
Arriva infatti un momento nella percorso di ogni paziente in cui la prosecuzione dell’attività riabilitativa al domicilio va a coincidere con una situazione di stasi. Sappiamo bene invece che una dose corretta di stimoli progressivi serve a rafforzare e modellare il nostro corpo ed il nostro sistema nervoso centrale.
È un semplice processo naturale a cui siamo andati tutti incontro nell’infanzia, si gattona per poi camminare, poi nell’adolescenza, si migliora il proprio bagaglio conoscitivo/esperienziale e relazionale, ed infine nell’età adulta, si impara un lavoro e si continua ad affinare la tecnica richiesta per quel mestiere. Sono tutti esempi che ci consentono di capire quanto una lunga privazione degli stimoli per un individuo, comporti regressione, impoverimento cognitivo e fisico sino all’annientamento dell’individuo stesso.
Il nostro nome, MOVE ON, vuole esprimere proprio questo concetto: cerca di andare oltre, supera quei limiti, mentali o fisici che siano, che ti hanno d’un tratto sbarrato la strada e torna ad eseguire quelle attività che ami nella più totale gioia e spensieratezza, con una nuova sicurezza di quelle che sono le nostre capacità, cercando di migliorarci ulteriormente come esseri viventi.